Il P.A.S.F.A. ad Assisi Pace Amore e Carità – “La voce di S.Giovanni XXIII Papa in tutte le tappe dei nostri lavori”

Dal 15 al 19 ottobre 2023, ad Assisi, il P.A.S.F.A., su invito di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, ha avuto la gioia di rinnovare la partecipazione all’annuale Corso di formazione e aggiornamento per i Cappellani Militari.

La “Pacem in terris”, enciclica quanto mai attuale e significativa, è stata la chiave di lettura del programma di questo anno: “La voce di San Giovanni XXIII Papa in tutte le tappe dei nostri lavori”.

SER nel suo saluto, nel pomeriggio della Domenica, ci ha suggerito alcune riflessioni: “la Pace ci interpella sempre più in profondità, la Pace è meta ma anche cammino, la Pace si costruisce a partire dal proprio cuore, non c’è Pace senza conversione, dobbiamo lavorare dentro di noi sui nostri conflitti per poi essere testimoni di Pace.”

88, Pacem in terris: “Non si dá Pace fra gli uomini se non vi è Pace in ciascuno di essi se cioè ognuno non instaura in se stesso l’ordine voluto da Dio”

La figura di San Giovanni XXIII Papa, illustrata magistralmente da Don Ezio Bolis, ha evidenziato come la Pacem in terris sia stata la conclusione coerente di tutta una vita, mossa dal desiderio di Pace già dalle prime esperienze giovanili nel corso della Grande Guerra.

Lunedí 16, alle riflessioni sui contenuti dell’Enciclica si sono aggiunti approfondimenti giuridici, etici e psicologici circa la “maternità surrogata”. Prendendo spunto dal capitolo 22, Pacem in terris: “Nella donna diviene sempre più chiara ed operante la coscienza della propria dignità, sa di non poter permettere di essere considerata e trattata come strumento, esige di essere considerata come persona”, si pone l’interrogativo:”la creazione, la procreazione è un diritto di Dio o no?” 

Martedí 17, la testimonianza del Responsabile dei Cappellani Militari Ucraini ci ha presentato un crudo spaccato della realtá della guerra in corso nel suo Paese, evidenziando l’importante ruolo dei Cappellani Militari nelle comunità coinvolte negli scontri armati.

Abbiamo poi riflettuto su potenzialità e rischi dell’Intelligenza Artificiale (AI) con uno sguardo più ampio per “prendere coscienza di come la AI può servire l’uomo e non servirsene”.

A fine giornata il tema de “Le stragi di popolazione civile e di prigionieri di guerra, durante la guerra di liberazione (1943-1945)”, non è stato soltanto una ricostruzione storica, ma ci ha fatto riflettere sul tratto umano della giustizia, nel rispetto delle vittime dei crimini di guerra.

Mercoledí 18, dedicato al ruolo della diplomazia, quale strumento essenziale di mediazione e di risoluzione dei conflitti. Bisogna prendere consapevolezza che i modelli tradizionali di diplomazia sono ormai inadeguati ad affrontare le crisi attuali. C’è la necessità di un sostanziale cambio di paradigma.

Giovedí 19, nella giornata conclusiva, abbiamo preso coscienza del fatto che ognuno di noi può essere un operatore di Pace. Infatti ogni essere umano può influenzare positivamente i rapporti fra persone creando armonia e eliminando i contrasti. Siamo tutti chiamati a collaborare all’architettura della Pace.

Importante il messaggio che SER ci ha fatto giungere attraverso le omelie delle celebrazioni mattutine.

Lo sguardo! Quando il buio che ci avvolge sembra renderci ciechi, come vedere Gesù che ci cammina accanto? Qual’è lo sguardo? Occorre superare lo “sguardo immanente” per entrare nello “sguardo sapienziale”, uno sguardo capace di vedere oltre.

Dallo sguardo, al silenzio. Un silenzio parte integrante della preghiera, un silenzio che non ci isola, non ci rende indifferenti, ma ci mette in relazione con Dio e con gli altri. Un silenzio necessario per l’ascolto, per accogliere le parole e custodirle attraverso la riflessione, l’attesa, la sedimentazione. Un ascolto che deve cogliere il senso profondo delle parole per leggervi oltre. 

Dallo sguardo, al silenzio, alla parola che evangelizza. La missione evangelizzatrice è sinodale, si fa insieme, a due a due come ci dice Gesú. Si fa in comunione quale immagine di una Chiesa che, come dice il Santo Padre “o è sinodale o non è Chiesa”. Così il Sinodo rende più forte questa volontà “…a due a due i discepoli si recano in ogni luogo, entrano nelle case e nelle cittá a portare il messaggio evangelico. Il Vangelo dunque fondamento per le relazioni tra gli esseri umani, nel Vangelo è racchiuso il segreto della Pace: stare insieme non come lupi ma come agnelli”.

Dallo sguardo, al silenzio, alla parola che evangelizza, alla fiducia. Fiducia come via fondata sulla giustizia, amore, veritá e libertà che è fatta di piccoli segni e che va annunciata ogni giorno “la via della fiducia è la via della Pace”.

Durante le diverse giornate i Direttori degli Uffici Pastorali sono intervenuti per illustrare la programmazione del nuovo Anno Pastorale.

Uno sguardo al Sinodo a cura dei Responsabili dell’equipe sinodale diocesana dell’OMI. Sinodo che dalla fase narrativa entra nella fase sapienziale. Attraverso il resoconto dei lavori della Diocesi Militare nel percorso compiuto, “camminare sulla stessa strada, camminare insieme, attraverso la conversazione nello Spirito laddove la metodologia è stata caratterizzata da incontrare, ascoltare, discernere e farsi prossimi” ci si prepara a vivere la fase sapienziale. Una fase importante dove saranno individuate le scelte possibili, le proposte per giungere alla fase profetica. “Che cosa la Chiesa deve cambiare per favorire l’incontro del Vangelo con il mondo”.

Al termine dei lavori, SER e la Presidente Nazionale hanno firmato la Carta di Collaborazione fra l’Ordinariato Militare e l’Associazione P.A.S.F.A. 

Questo documento rappresenta un passaggio importante per tutti noi: é conferma di quanto già condiviso nel passato, è stimolo per un presente ed un futuro in comunione e fraternità.

I relatori intervenuti, chiamati dai principali atenei della Capitale quali: l’Universitá Cattolica del Sacro Cuore, il Policlinico Universitario “A.Gemelli”, la Pontificia Universitá Lateranense, e Pontificia Universitá Gregoriana; e da prestigiose istituzioni nazionali quali: la Fondazione Papa Giovanni XXIII, la Corte di Cassazione, la Corte Militare d’Appello di Roma, il Tribunale Interdiocesano del Vicariato di Roma, hanno trasmesso alla platea contenuti di elevatissimo spessore culturale e morale. Le conclusioni, a cura del Consigliere Generale dello Stato Città del Vaticano, hanno posto il degno sigillo ai quattro, intensi giorni di Corso.

Gli interventi, preparati con cura e dovizia, hanno suscitato il generale interesse dei Cappellani Militari e stimolato profonde riflessioni in tutti noi.

La Lettera Enciclica Pacem in terris ha dimostrato, nonostante i suoi 60 anni, la sua piena attualitá  ….i quattro pilastri della pace indicati da Giovanni XXIII: veritá, giustizia, caritá, libertá sempre sorprendentemente validi.

Abbiamo partecipato con gioia ed entusiasmo al Corso, di seguito i nostri pensieri:

Difficile riassumere tutte le sollecitazioni arrivate dal Convegno di Assisi, ma mi limiterò a qualche stimolo che mi ha colpito di più. Mons. Marcianò ha detto subito che la pace costa ed esige sacrifici e che la via unica per risolvere i conflitti è la diplomazia; il nemico da battere è l’indifferenza! Cercare la Giustizia è attraversare un labirinto, ma alla fine non è equanime: bisogna cercare il diritto di ragionevolezza. Ma senza Verità non c’è Giustizia. E c’è pure un Diritto di Dio che non dev’essere superato: nessuno può giudicare un altro! C’è un limite che nella normalità non si sente ma la guerra ci spinge oltre e si cade nella trappola del vuoto e non si sa dove andare. Fattori di pace rimangono la mediazione e la conciliazione. E ovviamente la preghiera.

Anche quest’anno,  per il terzo anno consecutivo, ho avuto il grandissimo piacere di partecipare al corso di formazione e aggiornamento che si tiene ad Assisi. 

Assisi, di per sé, ha un fascino ed una spiritualità che si respira nell’aria: non ci potrebbe essere un luogo migliore per la condivisione e la comunione tra noi tutti. 

È un’esperienza unica poter ascoltare le relazioni di professionisti di altissimo spessore professionale e, soprattutto, umano. Degli argomenti trattati, tutti interessanti e formativi,  quello che mi ha colpito di più è stato quello di martedì. Il Procuratore generale militare presso la Corte Militare d’Appello di Roma, ha affrontato l’argomento delle stragi di popolazione civile e di prigionieri di guerra durante la guerra di liberazione (1943 – 1945) accompagnandoci in un viaggio indietro, in un luogo e in un tempo che non dobbiamo mai dimenticare e dobbiamo sempre onorare, rispettare e ricordare.

Assisi è sempre un’ottima occasione per incontrare i nostri Cappellani Militari che, con affetto e sensibilità,  sono vicini alla nostra associazione. È stato bello potersi confrontare, scambiare pareri ed opinioni, ma anche condividere il pasto ed un caffè al bar.

L’opportunità che ogni anno ci viene data dall’Ordinario Militare è un momento unico di formazione e riflessione, un momento che deve essere vissuto come un dono, come un’occasione per incontrarsi e conoscersi perché dalla conoscenza e dall’empatia nascono progetti comuni che hanno, come unico scopo, la prossimità verso la Grande Famiglia Militare.

Anche quest’anno gli argomenti trattati al corso di formazione dei cappellani militari sono stati vari e di grande spessore. Il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ci ha illustrato aspetti della maternità surrogata facendomi riflettere che la donna perde la propria dignità e scompare l’aspetto della maternità cedendo a terzi un bambino. Si evince solo l’aspetto commerciale. In Italia questa pratica è vietata. Un altro argomento è stato la nullità dei matrimoni, il Vicariato di Roma può assistere i militari in servizio che vogliono annullare il loro matrimonio. Il processo avviene in breve tempo. Un tema molto curato è stato l’intervento del Responsabile dei Cappellani Militari Ucraini che ci ha presentato lo scenario di guerra ucraino attraverso testimonianze e filmati. Con il suo discorso ci ha fatto riflettere che la guerra ha un grosso impatto sulla società perché distrugge lo spazio circostante e il tempo. Esiste solo il tempo per combattere e non c’è più rispetto per l’essere umano. Si vive uno stato di precarietà senza viveri, servizi igienici, senza elettricità, senza un futuro. Quindi come se fossero già morti. Il Cappellano potrebbe essere di grande aiuto portando loro la parola di Dio incontrandoli in spazi idonei e ispirando fiducia per lottare per la giustizia e giungere alla libertà. L’uomo ha bisogno di pace e tanto coraggio. Si è parlato di crimini di guerra giudicati dopo molti anni, di intelligenze artificiali adoperate in guerra per spendere meno e colpire obiettivi in modo più preciso. Nel corso di questa guerra sono stati fatti negoziati, mediazioni con scarsi risultati, la pace auspicata da papa Giovanni XXIII è sempre più lontana. Vengono violati tutti i principi di diritto internazionale e umanitario e si rischia solo di giungere ad una terza guerra mondiale. Il conflitto viene solo prolungato e non risolto. La pace anche attraverso vie diplomatiche è ostacolata da situazioni che bloccano la soluzione del conflitto.

Il corso di formazione e aggiornamento, tenutosi come di consueto ad Assisi, è un appuntamento atteso che vede il PASFA partecipare sempre con entusiasmo ed interesse. Quest’anno in particolare è stato aggiunto un importante tassello alla storia della nostra Associazione rappresentato dalla Carta di Collaborazione tra l’OMI ed il PASFA, che conclama la comunione di intenti e rafforza sempre più la sinergia, già esistente con l’Ordinariato ed i Cappellani Militari nell’interesse della Grande Famiglia Militare. È stato un privilegio poter ascoltare gli interventi di professionisti di grande spessore culturale ed umano che ci hanno interessato e commosso. Nello specifico, il responsabile dei cappellani ucraini, ci ha catapultati nella guerra che ancora si combatte in Ucraina con le orribili conseguenze che le popolazioni civili sono costrette a subire …

Il fil-rouge del convegno è risultato essere la ricerca incessante della pace con ogni mezzo  attraverso la collaborazione di tutti. 

Affinché ciò si possa realizzare è necessario lo sforzo della società con le pratiche di mediazione e conciliazione: occorre però in via principale un chiedere a Dio la PACE attraverso la preghiera incessante con cuore puro, colmo di speranza e fiducia verso l’Umanità.

Devo dire che il nostro appuntamento con Assisi diventa ogni anno sempre  più interessante. 

I Relatori,  con le loro conferenze ci hanno aperto a nuovi orizzonti affrontando argomenti di grande importanza ed attualità, alle loro coinvolgenti relazioni hanno fatto seguito molte e toccanti testimonianze dei Cappellani. 

In questi giorni è emerso anche come sia importante il dialogo e l’ascolto attivo, per prevenire i disagi in genere. 

Il clima di gioiosa fraternità, amicizia e cordialità di questi giorni ha favorito nuove amicizie ed ha approfondito quelle già  esistenti. 

Ogni mattina  prima di iniziare i corsi di formazione e aggiornamento il partecipare alla S.Messa a fianco dei Cappellani ci trasmesso momenti  molto intensi ed emozionanti che hanno potenziato ed arricchito la nostra spiritualità.

Torno a casa arricchita di nozioni, e con il cuore colmo di gioia.

Partecipare al corso di aggiornamento ad Assisi è sempre una bellissima opportunità formativa che ci viene offerta dall‘Ordinariato Militare. Si vive con grande gioia la vicinanza con i nostri cappellani e le socie.

Il tema dell’incontro, la lettera enciclica “Pacem in terris“, è una guida sempre attuale per tutto il mondo e un filo rosso che attraversa le varie conferenze e le tante riflessioni. Il periodo che stiamo vivendo ci fa capire quanto sia preziosa la pace e quanto sia importante che ciascuno di noi contribuisca attivamente nella costruzione e nel mantenimento della pace. 

Credo che il ruolo del Cappellano Militare sia sempre più importante per il benessere morale e spirituale dei nostri militari. 

Grazie per queste giornate intense condivise con tante emozioni.

Anche se per pochi giorni aver partecipato al corso di aggiornamento ad Assisi è stato per me molto importante. Un momento di arricchimento spirituale e di condivisione gioiosa con il nostro Vescovo, i nostri Cappellani, con la nostra Presidente Nazionale e con alcune Socie di altre sezioni. È emerso quanto sia importante costruire sul piano internazionale una convivenza pacifica, ma per ottenere questo bisogna partire soprattutto dall’idea che la guerra è una relazione fra stati, e gli uomini sono nemici per puro caso, combattono  l’uno contro l’altro dei ragazzi che neanche si conoscono fra loro, mettendo in gioco e in pericolo le loro vite. Il ruolo dei Cappellani è stato, è e sarà sempre quello di guida, di supporto, di una persona sempre presente, _“Io ci sono”_ pronta a mettersi in gioco e a donarsi come il Signore ha fatto con noi. Una persona che sa come aiutarti, una persona che trova sempre la parola giusta, il tono giusto per farti vedere la situazione da una prospettiva diversa e nuova, la prospettiva dell’AMORE. Una figura di supporto quando ci si trova soli e spaesati. Educare all’amore, è questo che deve essere alla base di tutto, un amore incondizionato che parte dal dialogo e termina con la pacifica convivenza

Anche quest’anno abbiamo accolto con gioia il gradito invito di S.E.R. al Corso di Formazione per i Cappellani Militari, appuntamento molto atteso e che vede il P.A.S.F.A. partecipare sempre con entusiasmo ed interesse. 

La preghiera per la Pace, cuore del convegno, le omelie del nostro Ordinario nella splendida cornice di S.Maria degli Angeli, preziosi spunti di riflessione per tutta la famiglia della Diocesi militare riunita in comunione e fraternità. 

L’Enciclica Pacem in terris è di straordinaria contemporaneità. Tutti gli argomenti trattati durante le diverse giornate dagli autorevoli relatori, che hanno affrontato ogni tematica legata alla Pace, sono stati caratterizzati dal filo conduttore dell’Enciclica.

L’attualitá dei temi affrontati in questi giorni e la profondità degli interventi dei relatori hanno rapito la nostra attenzione e al contempo, suscitato in noi delle forti emozioni.

L’incontro con il Responsabile dei Cappellani Militari Ucraini, in particolare, ci ha “gettato” nello sconforto della  drammatica realtá della guerra in Ucraina.

Il suo sguardo di dolore e al contempo di speranza ci ha commosso.

Un fiore tra le macerie…il “Soffio dello Spirito”.

Le immagini della sofferenza e la forza del suo messaggio hanno scosso le nostre coscienze.

Noi che lo abbiamo ascoltato sentiamo la responsabilità di far giungere a tutti i nostri Associati l’intensità del suo pensiero. Siamo tutti chiamati alla Pace.

Ringraziamenti

Ringraziamo S.E.R. Mons. Santo Marcianò per questa significativa esperienza di incontro che arricchisce il nostro spirito, allarga le nostre vedute, approfondisce le nostre conoscenze e ci dona la gioia di stare insieme.

Ringraziamo il Vicario Generale e tutti i Cappellani Militari per la loro festosa accoglienza e ci uniamo, nella preghiera, all’ appello per la pace.

Ringraziamo Don Pasquale e con lui tutto il personale dell’Ordinariato Militare per il grande lavoro di preparazione e di organizzazione del Corso di Formazione. 

Ringraziamo tutti i relatori per i loro pregevoli interventi.

Ringraziamo gli Associati presenti ad Assisi e quanti ci hanno accompagnato idealmente con il pensiero e la preghiera.

L’augurio a tutti noi di poter essere “piccoli architetti di Pace”

Grazie a tutti, Arrivederci ad Assisi 2024.

Vanna, Simona, Flora, Antonella M, Rosa, Irene, Antonella C, Mariagiovanna

Mindfulness e Neuroscienze

Giovedì 14 settembre, presso il 4° Stormo Caccia della Aeronautica Militare, il P.A.S.F.A. Nazionale, in collaborazione con la Sezione di Grosseto, ha organizzato una conferenza tenuta dalla dottoressa Simona Carloni, psico-oncologa Senior Mindfulness dal titolo: “Mindfulness e Neuroscienze come supporto alle donne che affrontano un percorso di cure oncologiche: la meditazione di consapevolezza nella quotidianità”.
All’incontro erano presenti i Comandanti e i rappresentanti di tutte le Forze Armate che insistono sul territorio Maremmano e la Guardia di Finanza. Erano presenti le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, il rappresentante della Provincia ed il Vice Sindaco di Campagnatico. Abbiamo avuto anche il piacere di ospitare la nostra Presidente Nazionale Mariagiovanna, la Presidente della Sezione PASFA di Firenze Carla e il C.le Magg. Capo Manuela in rappresentanza della Sezione di Siena. All’evento erano presenti circa 50 militari delle Forze Armate.
Abbiamo potuto ascoltare le storie di Paola, Mina, Anna Maria, Sandra, Maria Paola, Iole e Suor Rolanda che, provenienti da Roma, ci hanno dato la loro toccante e coinvolgente testimonianza.
Un caro ringraziamento va al Comandante il 4° Stormo Col. Filippo Monti per l’entusiasmo con cui ci ha accolto, al suo Personale che ci ha supportato nell’organizzazione, a tutti i Comandanti delle Forze Armate e della Guardia di Finanza del Territorio per aver creduto in questo nostro progetto e, naturalmente, grazie a tutti i partecipanti! Grazie alla Dottoressa Carloni e alle splendide Signore che ci hanno emozionato e commosso con le loro parole.

Roma 10.06.23

l P.A.S.F.A. ha accettato con gioia l’invito del Presidente della Fondazione Fratelli Tutti, Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Mauro Gambetti, al primo incontro mondiale sulla Fraternità Umana. L’appuntamento pensato per promuovere la cultura della pace e del dialogo si è ispirato al messaggio di fraternità del Santo Padre contenuto nell’enciclica Fratelli Tutti.
Nella suggestiva cornice di Piazza San Pietro, in collegamento con tante piazze nel mondo, attraverso incontri, testimonianze, e performances artistiche oltre trenta Premi Nobel per la Pace hanno presentato la dichiarazione della Fraternità Umana e hanno lanciato un appello per la fraternità universale. Il Segretario di Stato, Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Pietro Parolin, alla presenza di tante Associazioni impegnate a coltivare e costruire la cultura della solidarietà, firmando la dichiarazione ha invitato ciascuno a fare la propria parte sentendosi impegnato e responsabile in un’alleanza spirituale e sociale che nasca dai cuori. La fraternità non ha bisogno di teoria ma di pratica. Chi sottoscrive la dichiarazione farà parte di quel mondo che vuole costruire la fraternità. 
Nel cuore della maratona di fraternità il messaggio del Santo Padre, affidato al Cardinale Gambetti: ”Care Sorelle e Cari Fratelli, anche se non siamo vicini,…. di cuore vi dico sono con voi.
Nelle sue parole di saluto il Santo Padre ripete che: “si parte e si riparte, dal senso del “sentire insieme”, scintilla che può riaccendere la luce per fermare la notte dei conflitti”. 
Che la dichiarazione sia “una grammatica della fraternità” e sia una guida efficace per viverla e testimoniarla ogni giorno in modo concreto, continua Papa Francesco.
“Facciamo in modo che quanto vissuto oggi sia il primo passo di un cammino e possa avviare un processo di fraternità…
…L’abbraccio dato e ricevuto oggi, simboleggiato dalla piazza nella quale vi state incontrando, diventi impegno di vita, diventi profezia di speranza” conclude Sua Santità.

Roma 27.05.23

ll PASFA all’Assemblea Nazionale della CNAL

Sabato 27 maggio 2023 si è tenuta a Roma, presso la Domus Mariae, l’Assemblea della CNAL, a cui hanno partecipato Presidenti e delegati delle Aggregazioni e dei Movimenti che ne fanno parte, nonché Segretari e rappresentanti delle Consulte Regionali e Diocesane.
In apertura l’intervento della Segretaria Nazionale Maddalena Pievaioli, che ha salutato e ricordato i passaggi salienti del percorso della Consulta, seguito dal messaggio registrato del Card. Zuppi, Presidente della CEI. 
Alle testimonianze della Diocesi di Genova e degli Scout d’Europa è seguita la discussione con gli interventi di numerose aggregazioni e movimenti, che hanno evidenziato la necessità di proseguire nel cammino avviato insieme come CNAL e hanno raccontato le proprie esperienze, nel segno dell’ascolto, della conversazione spirituale e del discernimento. Il PASFA ha presentato la propria esperienza del cammino sinodale sviluppata nei tre incontri a Roma, Milano e Napoli guidati dal Vicario Generale dell’Ordinariato Militare. Ascolto attivo, dialogo, incontro e accoglienza le parole chiave emerse dal confronto sui “Cantieri di Betania” tra i Cappellani e gli Associati di tutte le Sezioni territoriali, saranno lo spunto per la realizzazione di progetti concreti. Il PASFA sulla scia dei precedenti interventi che avevano sottolineato e sollecitato l’importanza di ritrovarsi e confrontarsi tra associazioni della consulta ha proposto, quando possibile, di allargare a tutti gli inviti alle proprie iniziative ed attività, così da poter approfondire la conoscenza  delle diverse realtà e, guidati dalle affinità,  gettare basi per eventuali future  collaborazioni. In conclusione un interessante intervento sulle prospettive e le necessità di Sovvenire e dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica.

Roma 23.05.23

Il 23 maggio, in occasione della Assemblea Nazionale dell’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate, nella cornice della Chiesa di S. Caterina da Siena in Magnanapoli, chiesa principale dell’Ordinariato Militare per l’Italia a Roma, il Presidente della Associazione Internazionale Regina Elena, Cav. Gr. Cr. Ilario Bortolan, ha consegnato alla Presidente Nazionale del P.A.S.F.A., Dottoressa Mariagiovanna Iommi, il Premio Internazionale per la Carità Regina Elena.
La giornata si è aperta con la S. Messa celebrata dal Vicario Generale dell’Ordinariato, Mons. Sergio Siddi ed è stata animata dalle Sorelle dei Cuori Trafitti di Gesù e di Maria.
La delegazione dell’Associazione Internazionale Regina Elena, composta dal Presidente Onorario, Barone Francesco Ventura, dalla Delegata Nazionale Maria Coculo, vedova dell’Ammiraglio Vittorio Satta, dal Comm. Vincenzo Gaglione, dall’Arch. Paola Maddalena, dalla Segretaria del Comitato “Amm. Sq. Antonio Cocco” Rita Salvini, vedova del Gen. B.A. Carmelo Antonazzo, dal Generale B. Vincenzo Stella e dal Delegato Internazionale, Cav. Gr. Cr. Domenico Iannetta, ha accompagnato il Presidente prendendo parte alla celebrazione insieme ai numerosi Associati del P.A.S.F.A., rappresentanti di tutte le Sezioni d’Italia e del Consiglio Direttivo Nazionale.
Al termine della S. Messa, la recita delle preghiere della Associazione Internazionale Regina Elena e del PASFA e la consegna del Premio hanno segnato per i presenti un momento di grande emozione rinforzando la profonda comunione di intenti.
Dalle parole del Presidente Bortolan: “Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita della Principessa Elena del Montenegro, ricordata quale “Regina della Carità”, abbiamo voluto assegnare il  Premio Internazionale per la Carità Regina Elena, a questa associazione che, fondata nel 1915 con l’auspicio della Regina Elena, si impegna nell’assistenza spirituale, materiale, morale e culturale per una globale promozione umana di tutti gli appartenenti alla Grande Famiglia Militare, svolge attività con finalità di solidarietà sociale, diretta ad arrecare benefici esclusivamente ai soggetti che si trovino in condizioni di obiettivo disagio connesso a situazioni psico-fisiche e/o a situazioni di emarginazione sociale, e coadiuva efficacemente l’opera dei Cappellani Militari nel loro servizio di assistenza spirituale.”. Si evince come questo riconoscimento voglia essere un gesto spirituale e simbolico di condivisione dei valori comuni alle due associazioni.
In particolare nel contesto internazionale l’opera di queste due associazioni rappresenta un imprescindibile sostegno all’azione pacificatrice dei contingenti militari italiani.
Molti sono gli esempi che mostrano come le attività umanitarie e benefiche, rivolte alle fasce più deboli delle popolazioni colpite dalle crisi internazionali, moltiplicano l’efficacia delle operazioni militari. La lunga presenza italiana in Libano è una chiara testimonianza di questo “modus operandi” ormai consolidato da innumerevoli risultati concreti raggiunti negli anni. Il P.A.S.F.A. nei suoi lunghi decenni di vita ha cercato sempre di adeguarsi alle esigenze di ogni momento storico pur rimanendo fedele alla sua identità originaria. Anche oggi con l’ingresso nel Terzo Settore, la nostra associazione vuole continuare ad operare in modo efficace, in collaborazione con i Cappellani, al fianco dei militari italiani nel convincimento che la cura dello spirito debba procedere di pari passo a quella del corpo. In questa veste di ente di volontariato moderno la tradizione del Patronato trova nuove energie e nuovo vigore per mantenere solidi quei legami affettivi ed istituzionali sempre tessuti con l’Ordinariato Militare, con le Forze Armate e con il Ministero della Difesa nel suo insieme. Nella Sala Capitolare dell’Ordinariato Militare l’assemblea nazionale è stata aperta dall’intervento del Vicario Generale che ha portato il saluto di S.E.R. Mons. Santo Marcianò, ha ringraziato il P.A.S.F.A. per le sue attività in particolare gli incontri sinodali sui Cantieri di Betania e ha accennato alla preparazione della Carta di Collaborazione con l’Ordinariato Militare, auspicando di poter programmare e condividere numerose iniziative future. Sono stati quindi trattati gli argomenti all’ordine del giorno relativi agli importanti punti della vita associativa che hanno coinvolto tutti i presenti. A seguito di questo utile e costruttivo confronto gli Associati di ogni Sezione, rinnoveranno la propria disponibilità ai rispettivi Assistenti Spirituali e presso i Reparti Militari del territorio, per rispondere alle diverse esigenze e arrecare sempre più beneficio ai membri della Grande Famiglia Militare Italiana. 

Napoli 18.05.23

Oggi a palazzo Salerno, sede del Comfopsud, si è svolto il terzo incontro Sinodale “il Cappellano Militare” per le Sezioni del Sud Italia, sono intervenuti il Vicario Generale Militare Mons. Sergio Siddi,  il Cancelliere Omi e referente della Commissione Sinodale Don Giancarlo Caria, il Decano Don Claudio,  gli Assistenti spirituali delle sezioni di Napoli e Caserta, Padre Roberto e Don Franco. 
Presenti la nostra Presidente nazionale Mariagiovanna, il Vicecomandante del Comfopsud, Generale di Divisione Claudio Minghetti ed i rappresentanti delle Sezioni di Caserta e Cosenza. È stato predisposto un collegamento video per le Sezioni non presenti all’incontro. Si è celebrata la S.Messa nella Chiesa di Santa Croce e San Michele nella sede del Comfopsud a palazzo Salerno animata dal Coro Militare Reggimento Cavalleggeri Guide 19.
L’incontro è proseguito con gli interventi di Don Giancarlo Caria e Mons Sergio Siddi e nel pomeriggio con le riflessioni e considerazioni delle Sezioni. È stata una proficua giornata  di grande cordialità, ricca di spunti e di intensa partecipazione delle Socie intervenute.

Lourdes 12-15 Maggio 2023 Pellegrinaggio Militare Internazionale 

Venerdì 12 maggio
La giornata si è aperta con la Santa Messa nella Chiesa di Santa Bernadette. “Dobbiamo sentirci destinatari di una scelta” le parole di SER Monsignor Santo Marcianò che ha celebrato l’Eucarestia insieme al Vicario Generale, al rettore del Seminario e ad alcuni Cappellani. Durante la celebrazione due importanti e significativi momenti, il Battesimo di Mattia un giovane militare che ha scelto di diventare Cristiano e Simone, giovane seminarista del seminario maggiore dell’OMI, istituito lettore.
Nella mattinata il PASFA ha preso parte alla tradizionale foto di gruppo alla Spianata Basilica N.S. del Rosario.
Nel pomeriggio il Festival dei Giovani a cura della Comunità Nuovi Orizzonti ha visto la presenza del cantante Nek in veste di presentatore e alcune toccanti ed emozionanti testimonianze di vita.
Musica e preghiera per i nostri giovani militari presenti in un clima festoso.
In serata presso la Basilica S.Pio X abbiamo assistito alla celebrazione internazionale della Cerimonia Apertura del 63 Pellegrinaggio Militare Internazionale che vede la presenza di quattordicimila militari da 42 Nazioni, 3300 la delegazione italiana composta da tutte le Forze Armate e dalla GdF.

Sabato 13 maggio 
Nel pomeriggio la Via Crucis con tutte le rappresentanze delle Scuole Militari con i loro Cappellani. In serata abbiamo preso parte alla Processione Mariana. In preghiera, una emozionante e suggestiva Fiaccolata dalla Grotta di Masabielle alla Spianata Basilica N.S. del Rosario.

Domenica 14 maggio 
Celebrazione internazionale presso la Basilica S.Pio X, abbiamo partecipato alla Santa Messa internazionale concelebrata da tutti gli Ordinari Militari dei diversi Paesi e dai tanti Cappellani Militari. Hanno fatto ingresso nella Basilica in una solenne ed emozionante processione. Al termine con Olimpia, Antonella, Tina, Nicoletta ed Antonella ci siamo ritrovate per scambiarci un affettuoso saluto davanti al Santuario. In serata abbiamo avuto il piacere di ascoltare il concerto della Fanfara dei Carabinieri in conclusione della giornata.

Lunedì 15 maggio
Questa mattina il PASFA ha salutato la Madonnina partecipando alla Messa nella Basilica del Santo Rosario concelebrata da Don Nicola Ventriglia e dal Vicario Generale alla presenza di molti Cappellani Militari. Nella preghiera “lo Spirito susciti in noi la capacità di servire la Chiesa nei molteplici ministeri che servono alla sua vita”. Il saluto di Monsignor Siddi e l’arrivederci al prossimo anno.